
Scegliere la Puglia come meta per la tue vacanze in bici in Italia ha i suoi vantaggi: il territorio tutto da scoprire, il clima ideale per una vacanza in bicicletta e soprattutto il ricco patrimonio enogastronomico. Sono davvero tante le ricette e i prodotti tipici pugliesi che vale la pena assaggiare, ma ce ne sono alcune che non possono mancare sulla tavola di chi si trova a esplorare questa terra per la prima volta (ma anche per la seconda, la terza, …).
Per decidere al meglio cosa mangiare in Puglia ecco dunque la nostra classifica dei prodotti più gustosi della nostra bellissima regione, da provare tra una sosta e l’altra dei nostri tour.
Specialità pugliesi buone tutto l’anno
Tra i suoi numerosi vanti, non bisogna dimenticare che la Puglia gode di clima e temperatura miti in quasi tutte le stagioni, fattori che la rendono meta ideale per una vacanza 365 giorni all’anno. E se anche ci si dovesse trovare a fare i conti con un meteo dispettoso, ci penserà sicuramente la sua cucina a tirare su gli animi dei vacanzieri, a cominciare dal prodotto pugliese più famoso al mondo: i taralli.
I taralli pugliesi
Il primo posto della nostra classifica spetta indubbiamente al prodotto pugliese più iconico di tutti: i taralli. Anelli di pasta non lievitata composta da farina, acqua o vino, olio e sale prodotti in numerose versioni, da quella classica a quella con semi di finocchio, “alla pizzaiola” o con il vincotto e anche nella variante dolce con cioccolato e zucchero. Ma attenzione, perché non esiste un tarallo uguale all’altro e, al contrario, ogni forno ha il suo: più grande o più piccolo, più spesso o più sottile, più croccante o più friabile. Proprio questo è il bello (e il buono) di un prodotto tanto diffuso quanto artigianale. Pare inoltre che la ricetta del tarallo sia antichissima, risalente a oltre 600 anni fa. La leggenda narra infatti di una madre che, non avendo nient’altro in casa se non olio, acqua, sale e vino bianco, decise di amalgamarli e cuocerli per sfamare i propri figli. Il successo fu strepitoso. Non solo i suoi figli ricevettero un pasto saporito e genuino, ma quegli anelli divennero velocemente famosi fino a diventare uno dei prodotti tipici più apprezzati dell’intera regione. Assaggiarli non sarà un problema poiché spesso vengono serviti insieme al pane. Acquistarli sarà altrettanto semplice perché non c’è panetteria in Puglia che non li venda e anche i supermercati ne sono ben forniti.
Le orecchiette
Le orecchiette sono un tipo di pasta fresca tipica della Puglia la cui forma assomiglia a quella di piccole orecchie, da cui deriva appunto il loro nome. La ricetta più tipica è senza dubbio quella con le cime di rapa, ma non mancano alternative altrettanto gustose come broccoli e altre verdure o ragù. La forma concava di questa pasta, infatti, le rende perfette per salse e condimenti “in pezzi”. Le origini delle orecchiette rimangono incerte, ma siamo convinti che il loro futuro sia più che roseo e il loro presente…bé, quello è soprattutto in Puglia, cosa aspetti a venire ad assaggiarlo?
Tiella Barese
Nota ai più come riso patate e cozze, la tiella è un piatto molto saporito, apprezzato in tutta la Puglia, che prende il nome dalla teglia (“tiella” appunto) in cui viene cotto. La sua preparazione, apparentemente semplice, è in realtà piuttosto delicata perché richiede che il riso, le patate e le cozze siano tutte e tre ben cotte e amalgamate alla perfezione, a dispetto dei diversi tempi di cottura di ciascuno di questi ingredienti. Per insaporire ulteriormente il tutto vengono normalmente aggiunti anche cipolla e pomodoro. Il non plus ultra? Una gratinatura croccante e gustosa. Anche le origini di questo piatto sono legate all’antica tradizione pugliese e, in particolare, al mondo contadino. Si racconta infatti che le donne delle famiglie agricole fossero solite recuperare le verdure fresche o di avanzo per poi adagiarle dentro un tegame insieme al riso e alle patate, aumentando così la dose di carboidrati e rendendolo completo in termini energetici e nutrizionali. Dalle campagne la ricetta viaggiò fino alla costa incontrando la cultura marittima e l’influenza spagnola. Ecco quindi che nella ricetta vennero introdotte le cozze tutt’ora presenti nella tiella barese.
Le Bombette Pugliesi
Dopo due primi, è l’ora di un secondo. E che secondo! Semplici, popolari e saporite: le bombette pugliesi, piatto tipico della Valle d’Itria, sono degli involtini di carne ripieni – nella ricetta classica – di pancetta e caciocavallo, ma possono essere farciti anche con peperoncino e altri ingredienti, per un gusto più o meno piccante e deciso. Possono essere cotte al forno o sulla griglia anche se tradizionalmente vengono cucinate proprio dai macellai, nel retrobottega. Oggi sono diventate uno street food molto amato da pugliesi e turisti.
Mozzarelle, stracciatella, burrate…
La Puglia è famosa anche per i suoi prodotti caseari, primo tra tutti la mozzarella. Prodotta fresca in tutta la regione viene spesso servita come antipasto sotto forma di piccoli nodini o utilizzata all’interno di ricette simbolo della cucina pugliese come i famosi panzerotti, specie di involtini di pasta fritti ripieni di pomodoro e mozzarella appunto.
Impossibile non nominare poi la stracciatella, appetitosa evoluzione della mozzarella. Di mucca o di bufala, è un formaggio a pasta filata molto fresco e dal sapore leggermente acidulo ma delicato. Tipico della provincia di Foggia, è formato da straccetti di mozzarella e panna. La mozzarella viene “stracciata” a mano, in modo da formare filamenti irregolari che vengono poi uniti alla panna e serviti in un tripudio di cremosità latticina.
La burrata, invece, è il passo successivo della stracciatella e consiste in un sacchetto di pasta filata liscia e morbida che racchiude un cuore di stracciatella. Viene prodotta in particolare ad Andria ma si può gustare tranquillamente in tutta la regione da sola o in abbinamento alle cicorie, verdura dal sapore amarognolo che ben accompagna la sapidità della burrata.
Il Pasticciotto Leccese
Anche gli amanti del dolce saranno pienamente soddisfatti nel loro tour pugliese. Primo nella lista dei dolci tipici della regione è sicuramente il pasticciotto leccese, involucro di pasta frolla cotta in forno, ripieno di crema pasticciera e spennellato di tuorlo d’uovo sulla parte superiore. La nascita del prodotto risale almeno all’inizio del Settecento e nei secoli ne sono state inventate diverse varianti, fra cui quella al cioccolato, dedicata al presidente Obama dopo la sua elezione. I salentini lo mangiano appena sfornato per gustare appieno del sapore e della fragranza della pasta. Spesso si consuma al mattino presto come parte della prima colazione: un ottimo modo per dare il via a una giornata all’insegna del movimento e del benessere.
Cosa mangiare in Puglia durante le feste
Quale migliore periodo per esplorare le bellezze della regione se non durante le feste? Come spesso accade è proprio durante le festività che anche la cucina pugliese dà il meglio di sé. Ecco allora i nostri consigli su cosa mangiare in Puglia a Natale e a Pasqua, tra le più golose ricorrenze dell’anno.
Ricette e prodotti tipici di Pasqua
Profumate, saporite e sfiziose, le pettole vanno via come i pop-corn al cinema. Tipiche della tavola pasquale e particolarmente diffuse nel tarantino e nel leccese, non sono altro che polpette di pasta lievitata e fritta ricoperte di zucchero e servite a fine pasto o, nelle versioni salate, come antipasto o intermezzo tra una portata e l’altra. Il segreto per gustare delle ottime pettole sta nella temperatura a cui vengono mangiate: se assaggiate ancora calde di frittura saranno infatti morbide e compatte, mentre se servite dopo qualche ora si corre il rischio che l’impasto diventi gommoso e perda di consistenza.
Come le pettole, anche le scarcelle pugliesi sono state inserite dal Ministero delle politiche agricole, forestali e del turismo italiano nella lista dei Prodotti Agroalimentari Tradizionali (PAT) a testimonianza del ruolo che questi tipici dolcetti pasquali hanno nella gastronomia locale. La ricetta classica prevede un impasto lavorato a mano a base di farina, uova, zucchero, latte e olio d’oliva con cui vengono realizzate forme a piacere, spesso legate alla simbologia pasquale come colombe e coniglietti. Prima della cottura in forno, completano le scarcelle pugliesi le uova sode o, in alternative più recenti, ovetti di cioccolato e confetti colorati. Se nell’assaggiarle sentirai un profumo d’agrumi è perchè spesso nel composto viene grattugiata anche la scorza di un limone, vero tocco da maestro per questo dolce che sprigiona gusto e solletica la creatività dei numerosi panifici in cui è possibile acquistarlo.
Specialità pugliesi tipiche del Natale
In Puglia Natale fa rima con cartellate. Questo tipico dolce dicembrino, infatti, è una delle specialità pugliesi più golose e difficili da prepare: la sua ricetta prevede infatti un impasto di olio, vino, semola e farina ripassato più volte nella sfogliatrice fino ad ottenere un composto sodo e privo di granuli. Una volta ottenuta una sfoglia liscia e del giusto spessore, si passa quindi al taglio in strisce alte pochi centimetri, che devono essere quindi ripiegate in due e “pizzicate” per formare delle piccole tasche in cui, a seguito della cottura, potrà depositarsi il vincotto con cui sono normalmente condite. E proprio la cottura è fondamentale per la buona riuscita delle cartellate: dopo averle fatte riposare, le cartellate vengono fatte passare in frittura il tempo che basta per farle cuocere bene, senza che si imbibiscano eccessivamente di olio. A questo punto, la ciliegina sulla torta: il vincotto di fichi, ottenuto dal mosto di fichi viene cosparso sulla superficie irregolare delle cartellate a cui dona gusto e profumo unici. Oltre che nei numerosi ristoranti, le cartellate vengono vendute anche nei piccoli negozi di alimentari diffusi in tutte le città e nei borghi, inutile dire che quelle homemade sono sempre le migliori.
Non solo dolci però! La Puglia è una regione ricca di ricette tanto “di terra” quanto “di mare” e proprio il pesce costituisce l’alimento principale del Cenone della Vigilia. Tradizione vuole, infatti, che il 24 dicembre sera si festeggi portando in tavola pietanze a base di pesce e verdure, evitando quindi la carne. Se la paternità del capitone o anguilla arrosto spetta a Napoli, è pur vero che i pugliesi sono diventati maestri nella preparazione di spiedini di anguilla arrosto. Altra portata immancabile a Natale è il baccalà fritto: pulito e tagliato in pezzetti abbastanza spessi, il baccalà viene quindi passato in pastella e fritto fino a raggiungere una consistenza morbida all’interno e croccante all’esterno. E infine, ma non per importanza, il consiglio è di accompagnare il tutto con un buon bicchiere di vino pugliese. Rosso, bianco o rosato ce n’è per tutti i gusti!
Il bello della Puglia è il suo armonioso connubio tra storia, paesaggio ed enogastronomia che rende questa regione unica nel suo genere. Noi di Puglia Cycle Tours lo sappiamo bene ed è per questo che i nostri tour sono studiati su misura per far vivere ai nostri ospiti esperienze originali ed esclusive, progettate per far scoprire i tesori più autentici della nostra regione. Scegli il tour che fa per te o contattaci per soluzioni personalizzate!